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SEPOLTURA E CREMAZIONE.

La sepoltura si differenzia da altre pratiche di ricovero delle salme perché avviene con la deposizione della spoglia sotto il piano del suolo a differenza per esempio della tumulazione, in cui la salma riposa in loculi ricavati sia da formazioni naturali (collinette, ecc.) o manufatti costruiti per questo scopo. Un tipo particolare di inumazione è la cosiddetta sepoltura in mare , in cui il feretro viene liberato da una imbarcazione in alto mare e, per gravità, lasciato deporre sul fondo marino. Si tratta di una pratica normalmente propria di gente di mare oppure di marinai militari di ogni grado. Spesso dopo un congruo periodo di tempo durante il quale le carni e le parti molli del corpo si decompongono, le ossa del defunto vengono esumate e deposte in loculini, urne oppure ossari.

 

La cremazione è la pratica di ridurre tramite il fuoco un cadavere nei suoi elementi base (gas e frammenti ossei).

Si tratta di una pratica molto antica: in Asia tale consuetudine si è mantenuta pressoché inalterata da millenni (si pensi all’ India). Alcune culture antiche credevano che il fuoco fosse un agente di purificazione e che la cremazione illuminasse il passaggio dei defunti in un altro mondo o che ne impedisse il ritorno tra i vivi.

Contrariamente a quanto si possa pensare, la cremazione non riduce il cadavere in cenere: i resti sono frammenti ossei friabili che in un secondo momento vengono sminuzzati fino a formare una cenere che poi, a seconda degli usi, delle consuetudini o delle ultime volontà della persona defunta, vengono custodite in un’urna, sepolte, sparse o altro. Il principale impatto ambientale di questo tipo di impianti riguarda l’aria, poiché durante la cremazione nei forni si ha produzione di inquinanti atmosferici, in particolare: polvere, monossido di carbonio, ossidi di azoto e zolfo, composti organici volatili, composti inorganici del cloro e del fluoro e metalli pesanti. Possono aggiungersi, inoltre, emissioni di mercurio (dall’amalgama presente nelle otturazioni dentarie), zinco (specialmente nel caso delle cremazione di tombe estumulate), diossine-furani e IPA.

Da ultime disposizioni da parte del Vaticano, vi sono da fare delle importanti considerazioni quando un proprio caro decide di farsi cremare.

Infatti se le ceneri verranno sparse in luogo non sacro, ovvero in natura, il prete non eseguirà  il rito funebre in Chiesa.

Se invece il caro che verrà cremato sarà disperso in luogo Sacro o tumulate le sue ceneri, la Chiesa eseguirà la funzione religiosa .

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